Hanno proprio ragione gli stranieri quando dicono che noi Italiani siamo un popolo strano e pieno di contraddizioni.
In un periodo storico in cui i parchi e le riserve italiane sono invidiate da tutta Europa e persino da buona parte del mondo per il forte ripopolamento avvenuto negli ultimi anni e per la loro grande biodiversità ce ne inventiamo un’altra delle nostre.
Sì, perché solo noi potevamo pensare di voler smembrare il bellissimo Parco Nazionale dello Stelvio, uno dei più importanti monumenti naturalistici europei.
Sarebbe interessante capire quale mente sopraffina possa solo pensare di distruggere e snaturare un gioiello naturalistico in cui vive la quasi totalità delle specie di fauna alpina.
E sarebbe anche curioso sapere cosa pensano di questa notizia gli operatori della Guardia Forestale Dello Stato che con innumerevoli sacrifici è riuscita a debellare il bracconaggio in una zona in cui il controllo del territorio era una delle prime sfide da affrontare per ottenere i risultati tanto sperati e poi conseguiti.
Ma ancora di più vorrei sapere cosa pensa di questo scempio il grande e inimitabile Fabio Clauser, inventore delle riserve naturali in Italia, proprio lui che in difesa dei boschi e dei suoi abitanti ha speso una vita intera.
Ma in fondo questa è una cosa assolutamente normale e che non ci deve stupire, essendo il normale risultato del fatto che, come al solito, queste decisioni vengono prese da persone che non conoscono minimamente la realtà delle cose e che quindi non possono capire cosa sia importante fare e, al contrario, cosa bisogni assolutamente evitare per tutelare questi santuari della natura.
Anche perché qui stiamo parlando di Wilderness vere e proprie, luoghi fra i più inaccessibili di tutto il continente europeo, che hanno bisogno per essere tutelate e mantenute, di controlli continui e stringenti che solo la Forestale può effettuare e garantire.
La speranza è davvero quella di vedere esplodere quest’insana idea come una bolla di sapone nella speranza che WWF, Lipu e Lav alzino la voce essendosi già attivate con una raccolta firme che vi invito a sottoscrivere sui loro rispettivi siti.
Ma ancora una volta viene da chiedersi se era necessario tutto questo, era necessario consumare energie per fermare la follia “omicida” di pochi burocrati, era necessario “alzare la voce” per far valere i diritti di chi voce in capitolo non ne ha, era necessario scomodare migliaia di persone per tutelare il nostro territorio ed i suoi abitanti dai nostri stessi governanti ?
Secondo me no, in una società normale queste aree sarebbero il vanto naturalistico da esibire con orgoglio al mondo intero, ma come già detto in apertura, gli italiani sono un popolo pieno di contraddizioni, e come dice un famoso detto di montagna “In cima ad ogni vetta si è sull’orlo di un precipizio”.
In un periodo storico in cui i parchi e le riserve italiane sono invidiate da tutta Europa e persino da buona parte del mondo per il forte ripopolamento avvenuto negli ultimi anni e per la loro grande biodiversità ce ne inventiamo un’altra delle nostre.
Sì, perché solo noi potevamo pensare di voler smembrare il bellissimo Parco Nazionale dello Stelvio, uno dei più importanti monumenti naturalistici europei.
Sarebbe interessante capire quale mente sopraffina possa solo pensare di distruggere e snaturare un gioiello naturalistico in cui vive la quasi totalità delle specie di fauna alpina.
E sarebbe anche curioso sapere cosa pensano di questa notizia gli operatori della Guardia Forestale Dello Stato che con innumerevoli sacrifici è riuscita a debellare il bracconaggio in una zona in cui il controllo del territorio era una delle prime sfide da affrontare per ottenere i risultati tanto sperati e poi conseguiti.
Ma ancora di più vorrei sapere cosa pensa di questo scempio il grande e inimitabile Fabio Clauser, inventore delle riserve naturali in Italia, proprio lui che in difesa dei boschi e dei suoi abitanti ha speso una vita intera.
Ma in fondo questa è una cosa assolutamente normale e che non ci deve stupire, essendo il normale risultato del fatto che, come al solito, queste decisioni vengono prese da persone che non conoscono minimamente la realtà delle cose e che quindi non possono capire cosa sia importante fare e, al contrario, cosa bisogni assolutamente evitare per tutelare questi santuari della natura.
Anche perché qui stiamo parlando di Wilderness vere e proprie, luoghi fra i più inaccessibili di tutto il continente europeo, che hanno bisogno per essere tutelate e mantenute, di controlli continui e stringenti che solo la Forestale può effettuare e garantire.
La speranza è davvero quella di vedere esplodere quest’insana idea come una bolla di sapone nella speranza che WWF, Lipu e Lav alzino la voce essendosi già attivate con una raccolta firme che vi invito a sottoscrivere sui loro rispettivi siti.
Ma ancora una volta viene da chiedersi se era necessario tutto questo, era necessario consumare energie per fermare la follia “omicida” di pochi burocrati, era necessario “alzare la voce” per far valere i diritti di chi voce in capitolo non ne ha, era necessario scomodare migliaia di persone per tutelare il nostro territorio ed i suoi abitanti dai nostri stessi governanti ?
Secondo me no, in una società normale queste aree sarebbero il vanto naturalistico da esibire con orgoglio al mondo intero, ma come già detto in apertura, gli italiani sono un popolo pieno di contraddizioni, e come dice un famoso detto di montagna “In cima ad ogni vetta si è sull’orlo di un precipizio”.